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Cotone organico VS tradizionale

Una volta entrati nel mondo della moda sostenibile, si sente spesso parlare di cotone biologico. Molti si chiedono perché sia necessario sottolineare l'aggettivo “biologico”, visto che il cotone è già una fibra di origine naturale.

Essere di origine naturale significa essere eco-friendly? Purtroppo no. Le coltivazioni di cotone sono tra le più ad alta intensità chimica. Infatti, i numerosi pesticidi, prodotti chimici e fertilizzanti convenzionali coinvolti sono dannosi non solo per l'ambiente ma anche per la nostra salute, avendo un impatto su aria, acqua e suolo. Nei Paesi in via di sviluppo, oltre a distruggere la terra, migliaia di agricoltori muoiono a causa dell'esposizione a queste sostanze chimiche.

Per questo motivo, è sempre meglio preferire il cotone biologico a quello tradizionale. Il cotone biologico è prodotto senza agenti tossici e la sua coltivazione riduce anche il consumo di acqua del 98% grazie alla cosiddetta tecnica della “rotazione delle colture”. Una tecnica molto antica, che consiste nel cambiare regolarmente il tipo di coltura su un campo per aumentarne la fertilità. Gli agricoltori utilizzano tecniche naturali per allontanare insetti e minacce, tra cui il rilascio di insetti benefici nelle colture e la copertura con materiali naturali per prevenire gli invasori.

Il motivo per cui il cotone biologico è più morbido è che i fili che lo compongono non sono stati spezzati o danneggiati dalle sostanze chimiche utilizzate nel processo di crescita, rendendo la loro superficie più liscia e piacevole al tatto.

La maggior parte dei marchi di abbigliamento di Kauri Store si impegna a produrre con cotone biologico certificato GOTS (Global Organic Textile Standards), lo standard “verde” secondo il quale vengono prodotti i tessuti di cotone biologico.